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DIRITTO DEL LAVORO

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Cassazione: risarcimento del danno per demansionamento e mobbing nella P.A.

La Corte di Cassazione, sezioni Unite, con sentenza nr. 4063 del 22 febbraio 2010 ha stabilito che quando il demansionamento comporta disturbi di natura psicofisica relativi alla salute del lavoratore, lo stesso sfocia nel mobbing con relativo diritto del dipendente frustrato a ottenere un adeguato risarcimento per il demansionamento subito.

Tale condotta lesiva, può prefigurarsi anche da parte di una Amministrazione Pubblica allorquando a quest' ultima sia imputabile la violazione di specifici obblighi di natura contrattuale ex art. 2087 del c.c.

Il fatto ha riguardato un impiegato amministrativo dell' Inps che dal 1996 al 1999 aveva, di fatto, guidato il suo ufficio (venendo anche nominato reggente ad interim) ma che, successivamente, veniva trasferito all' Ufficio Provinciale e costretto ad una quasi totale inattività e al disbrigo di compiti mortificanti (addetto alle informazioni generali sulle competenza della DPL e addetto al protocollo) per di più, collocato in un ufficio minuscolo, sprovvisto anche di computer, tanto da essere colpito da disturbi di natura psicosomatica che lo avevano costretto al pensionamento.